Ti stanno dicendo che è troppo tardi.
Non è vero.
Questo non è un blog di buone notizie.
È una sveglia.
Ogni giorno ci raccontano solo ciò che va male.
Crisi, paura, fine......PERCHE' QUESTO VENDE DI PIU'!!!!
Ma mentre l’attenzione è tutta sul disastro,
qualcuno sta già costruendo soluzioni reali.
Qui raccontiamo ciò che funziona,
con lo stesso impatto delle notizie che spaventano.
Perché informare senza speranza paralizza.
E il futuro ha bisogno di persone sveglie, non rassegnate.
RESPLANET · IL PROSSIMO
Notizie reali. Ogni settimana.
BUONA LETTURA
ENERGIA
Settimana 1 · 2025
Il Portogallo ha dimostrato che il futuro non è un’utopia.
Per alcuni giorni consecutivi, il Portogallo ha prodotto più elettricità
da fonti rinnovabili di quanta ne abbia consumata.
Niente carbone. Niente gas. Niente nucleare.
Solo sole, vento e acqua.
Non si è trattato di un esperimento né di un test controllato.
È successo nella vita reale, mentre il Paese continuava a funzionare:
case, aziende, trasporti, servizi.
Secondo i dati ufficiali del sistema elettrico nazionale,
l’energia eolica, solare e idroelettrica hanno coperto
l’intero fabbisogno, senza blackout e senza emergenze.
Ma non ci avevano detto che “non si può fare”?
Per anni ci è stato ripetuto che le rinnovabili sono instabili,
che non possono sostenere un sistema moderno
e che servono sempre le fonti fossili come supporto.
Il Portogallo ha dimostrato che queste affermazioni
non sono leggi fisiche, ma scelte politiche ed economiche.
La parte che conta davvero
Il punto non è che il Portogallo sia perfetto.
Il punto è che ha investito con continuità,
pianificando nel lungo periodo e migliorando le proprie reti.
Non ha aspettato la soluzione magica.
Ha costruito un sistema.
Questa non è una favola
La tecnologia esiste già.
Le soluzioni funzionano già.
Quello che spesso manca non è l’energia,
ma la volontà di cambiare direzione.
Se un Paese può funzionare, anche solo per alcuni giorni,
senza fonti fossili, allora il problema non è tecnico.
È una questione di scelte.
ENERGIA
Settimana 1 · 2025
Più alberi, meno caldo: la soluzione è già sotto i nostri occhi
In molte città europee e mondiali sta emergendo un dato chiaro:
le aree urbane con più alberi e spazi verdi
sono significativamente più fresche durante le ondate di calore.
La differenza non è simbolica.
In alcuni quartieri la temperatura può essere
fino a 4–6 gradi più bassa rispetto alle zone prive di verde.
Gli alberi non sono decorazioni.
Assorbono calore, producono ombra,
migliorano la qualità dell’aria
e riducono lo stress termico sulle persone.
Ma allora perché continuiamo a costruire solo cemento?
Per decenni le città sono state progettate
pensando alle auto, non alle persone.
Pensando alla velocità, non al benessere.
Eppure oggi sappiamo che il verde urbano:
riduce l’inquinamento
abbassa i costi sanitari
migliora la salute mentale
rende le città più resilienti al clima
La parte che nessuno chiama emergenza
Piantare alberi costa molto meno
che raffreddare città intere con aria condizionata.
E funziona meglio.
Non è una tecnologia futuristica.
È una scelta progettuale.
Il problema non è che non sappiamo cosa fare.
È che spesso scegliamo di non farlo.